30 marzo 2011

Quando si tenta di aprire un file .exe viene visualizzata la finestra di Applicazione sconosciuta "Apri con"

Il male più grande per i sistemi operativi Microsoft sono, ormai lo sanno tutti, i virus. Questi esserini cibernetici si insinuano nelle nostre cartelle con l'intenzioni di rubare dati, eliminare files o, semplicemente, renderci la giornata impossibile.
Ovviamente anche i virus hanno dei meccanismi di difesa, che generalmente consistono nel bloccare i software di pulizia, in modo da evitare che questi ultimi possano individuarli.

Alcuni virus, mettono in pratica questo meccanismo di difesa disabilitando l'associazione dei file .exe.

Ad ogni tipologia di file è associata ad una specifica applicazione (i file. doc sono associati a Word, quelli .xls ad Excel, e così via).
Eliminando la specifica associazione dei file .exe, il virus fa in modo che qualunque programma si tenti di far partire Windows mostri la classica schermata in cui viene chiesto come aprire un file di tipo sconosciuto.



In queste condizioni è impossibile installare od eseguire qualunque software di pulizia. Come possiamo fare? Semplice, ripristiniamo il tutto utilizzando il registro di sistema.

Esiste un piccolo ma efficace script che permette di ripristinare le chiavi di registro inerenti all'associazione dei file .exe, e non solo, ripristina anche l'associazione dei collegamenti (file .lnk).
Possiamo scaricarlo da questo link: Ripristino associazione exe

Una volta scaricato e scompattato spostiamo il file exefix.exe sul pc infetto e lanciamolo. Windows chiederà se vogliamo aggiungere i valori al registro di sistema.


Confermiamo premendo il pulsante Ok. Se tutto è andato per il verso giusto i file .exe saranno ora nuovamente disponibili.

Come ultimo step non ci resta che installare qualsiasi programma di pulizia e rimuovere ogni minaccia.
Personalmente vi consiglio l'ottimo Malwarebytes e anche Microsoft Security Essentials, l'antivirus di casa Microsoft, che si sta rivelando un'ottimo alleato nella guerra dei virus.

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